Hai mai pensato a come sarebbe fare sesso con un robot? Sì, hai letto bene, i robot sessuali sono una realtà che sta prendendo piede sempre di più nel mondo tecnologico. Ma la domanda è: possono mai sostituire l’intimità e il contatto umano?
Questa settimana, durante le Grandi Sfide dell’UNSW, è stata discussa proprio questa tematica, che ha toccato diversi punti cruciali:
“Le relazioni con le macchine non possono realmente sostituire il contatto umano? Come potrebbe essere il sesso con robot che sostituiscono un partner sessuale?”
Per quanto i robot sessuali possano sembrare allettanti e promettenti, non possono mai raggiungere quel livello di empatia e comprensione che solo un altro essere umano può offrire. Quindi, al di là dei passi avanti nella creazione di AI sempre più sofisticate e vicine all’uomo, il meccanismo che è alla base delle emozioni umane non è stato ancora replicato in una macchina o in un cyborg. Ma vediamo nel dettaglio cosa ne pensa la scienza…
Sesso con un robot: il dibattito sulla sostituzione dell’intimità umana
Lunedì, in occasione della Grande Sfida dell’UNSW sulla convivenza con la tecnologia del 21° secolo, il professor Richardson ha discusso delle conseguenze impreviste della dilagante idea del futuro sesso con robot.

La sua ricerca si basa sulla teoria dell’“attaccamento umano”, che suggerisce che la società sta diventando sempre più frammentata e ciò sta portando ad un aumento della solitudine, impedendo agli esseri umani di formare e mantenere relazioni intime tra di loro.
Il professor Richardson respinge l’idea del sesso con robot, in particolare i robot sessuali, possano aiutare gli esseri umani a far fronte a questa crisi dell’attaccamento umano. Al contrario, sostiene che l’importanza delle relazioni umane non può essere sostituita dalle macchine.
“Le persone non sono come le macchine. Non è la stessa relazione”, ha detto durante l’evento.
Secondo il professor Richardson, gli esseri umani non possono sviluppare relazioni significative con bambole o macchine, poiché una parte fondamentale dell’umanità implica la socializzazione con altri esseri umani.
Sesso con i robot: dibattito tra esperti sulla possibilità e le conseguenze
Mentre alcuni esperti respingono l’idea di avere relazioni sessuali con i robot, altri suggeriscono che la tecnologia potrebbe aprire nuove opportunità per la sessualità umana. Resta il fatto che il dibattito sul sesso con i robot solleva molte questioni etiche e morali che devono essere prese in considerazione.
“L’amore è un concetto tra persone viventi. Non credo sia possibile avere una relazione sessuale tra un essere umano e un’altra specie”, ha dichiarato il professore.
Secondo il professore, ogni specie ha le proprie idee sull’amore e solo essa può stabilire relazioni tra di loro. Le relazioni implicano anche la reciprocità, e nessun essere umano potrà mai avere sesso con un robot che sia socievole e anche empatico.
Tuttavia, altri esperti come il sessuologo Dr. Nikki Goldstein hanno riconosciuto che la sessualità è uno spettro incredibilmente vario, e hanno affermato che solo perché alcuni desideri sono diversi, non significa che siano sbagliati.
Il Dr. Goldstein è stato uno dei tre esperti che hanno partecipato alla tavola rotonda “I robot sessuali non hanno tabù” al Festival delle idee pericolose tenutosi a novembre di quest’anno.
Insieme al Dr. Xanthe Mallett e al professor Rob Brooks di UNSW Scientia, hanno discusso le questioni etiche, legali e morali relative al sesso con i robot e all’intelligenza artificiale per scopi intimi.
Il professor Brooks, della School of Biology, Earth and Environmental Sciences e direttore del Evolution & Ecology Center, ha assunto un altro punto di vista, suggerendo che i robot sessuali potrebbero guidare la prossima rivoluzione sessuale, rendendo gli esseri umani più rilassati riguardo al sesso.

Sesso con robot e disuguaglianza di genere: le preoccupazioni espresse dagli esperti
Il panel di esperti concorda sul fatto che i robot sessuali potrebbero offrire alcuni vantaggi alle persone che hanno difficoltà con l’intimità fisica e sociale.
Tuttavia, il professor Richardson ha parlato dell’impatto che i robot sessuali hanno avuto sulla percezione delle donne e delle ragazze. Con la crescita dei robot, è sorta una nuova gerarchia di disuguaglianza in cui le donne sono state poste al livello più basso della piramide, con tecno-utopismo, robot e intelligenza artificiale, e poi tutti gli altri uomini al di sopra.
Il professor Richardson ha espresso preoccupazione per il fatto che questa nuova gerarchia abbia rafforzato il quadro misogino che ha portato allo sfruttamento delle donne. Ha anche evidenziato che molte delle bambole dei robot sessuali sembrano giovani e infantili, non rappresentando quindi un riflesso accurato della società e del mondo in cui viviamo.
Secondo il professor Richardson, la legislazione contro la personificazione dei robot sarebbe necessaria per proteggere le relazioni umane e per evitare l’aggravarsi della crisi dell’attaccamento.
“Non sono i robot ad essere danneggiati, è il nostro rapporto reciproco”, ha affermato. “Questo è il momento di invertire la tendenza”.
Ecco che in un futuro non molto lontano, il sesso con i robot potrebbe sembrare una novità interessante, ma non dimentichiamo di prendere in considerazione la nostra salute sessuale. E se pensi che l’idea di usare un preservativo per il sesso con i robot sia un po’ strana, ricorda che la prevenzione è sempre meglio che curare – e non vogliamo malfunzionamenti imprevisti, vero? Alla fine, come in ogni relazione sessuale, la sicurezza viene sempre prima, anche se il nostro partner è un robot!